Il Sistema documentale delle pratiche dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Napoli nasce con l’intento di valorizzare e rendere visibile il patrimonio metodologico e la ricchezza di esperienze che i servizi socioeducativi hanno saputo promuovere e interpretare nel territorio comunale.

Intende rendere accessibili e condivisi materiali relativi a servizi, attività, eventi, documenti che raccontano il lavoro svolto con i bambini e le famiglie. 

La piattaforma documentale si propone come strumento di divulgazione e al tempo stesso di riflessione sull’agire educativo e sulle esperienze innovative introdotte nel corso degli anni.

Le attività

I servizi sul territorio

Ultimi aggiornamenti

  • EduchiAMO al cinema. Cineforum al Centro

    Il laboratorio di cineforum prevede la visione e il commento di cartoni animati e film di animazione, selezionati in base alla tematica affrontata da bambine e bambini nel corso di altre attività del Centro e compatibilmente con l’età di ogni gruppo. Ad esempio, per approfondire il rapporto padre-figlio sono stati proposti: La sirenetta, Alla ricerca di Nemo e Il re leone. L’attività è significativa perché pone i minori nella condizione di prestare attenzione e provare maggiore interesse verso argomenti già trattati, con lo scopo di approfondirli, condividere riflessioni, divertirsi o emozionarsi. Nello specifico, gli obiettivi del laboratorio di cineforum sono: educare i minori al linguaggio per immagini, migliorare le capacità espressive e percettive, perfezionare le abilità interpretative dei messaggi visivo-uditivi, infine, stimolare la partecipazione attiva ma silenziosa, attraverso la simulazione di una uscita al cinema. Tutti i minori del Centro, di età compresa tra i quattro e i dodici anni, divisi in sei gruppi, vengono accompagnati nella sala e guidati durante la visione dal proprio educatore. È previsto un incontro a settimana per una durata di due ore. Le due ore sono intervallate da momenti di pausa, come durante il primo e il secondo tempo al cinema, per evitare i cali di attenzione e per consentire il movimento. Al termine del film sono richiesti pareri e riflessioni: ai più piccoli viene chiesto di fare un disegno della parte del film o cartone che più li ha colpiti; ai più grandi è proposto un piccolo dibattito. Quest’ultimo è guidato dagli educatori attraverso domande prestabilite. Gli strumenti adoperati sono: la Lim, il computer, i dvd e le piattaforme on line che offrono una vasta e sempre aggiornata galleria di cartoni animati e film di ogni genere, atti a soddisfare ogni sorta di esigenza educativa e di contenuto (Netflix, Disney plus, Rai play). Lo spazio predisposto per la visione dei film è la sala computer del Centro.
  • ***Buon appetito piatto pulito***
Spettacolo

    Buon appetito piatto pulito. Percorso per un’alimentazione equilibrata

    L'attività riguarda un percorso di approfondimento su una sana educazione alimentare, sviluppato in collaborazione tra il Centro, le famiglie dei minori e il servizio Open Point ASL NA1 Centro, e una rappresentazione teatrale sul tema. Il percorso, che si colloca nel settore della prevenzione, è nato dall'esigenza di proporre un approfondimento al fine di contrastare i problemi legati a cattive abitudini e alla pratica di stili di vita poco equilibrati. Questa proposta si rivela significativa anche alla luce di risultati di un’indagine sociologica dell’associazione WeWorld del 2023, in base alla quale negli ultimi anni in Campania la quota di bambini e bambine in sovrappeso è in crescita (dal 2018 al 2023 passa dal 35,4% al 39,1%), con percentuali superiori alla media nazionale (26,4%). L'attività è rivolta a bambini e ragazzi dai sei ai sedici anni. Gli obiettivi di prevenzione, secondo la mission “Open Point” della ASL e condivisa con l’Opera Don Guanella, sono: avvicinare i cittadini ai servizi sanitari e sociosanitari della ASL, secondo il bisogno espresso; promuovere l’espressività dei bambini e la comunicazione sana; promuovere informazioni sulla corretta vita alimentare; fornire spazi di sostegno e ascolto; individuare i casi problematici tra i bambini e le famiglie per costruire percorsi integrati di salute e benessere. Gli obiettivi specifici sono riconducibili alla sensibilizzazione di genitori e figlio a una sana educazione alimentare. Le figure professionali coinvolte nel programma sono le Équipe del Centro diurno e di Open Point, con psicologi-psicoterapeuti a mediazione artistica, assistenti sociali della ASL e tirocinanti. Il percorso prevede una serie di incontri tra queste figure professionali e alcuni genitori dei bambini che frequentano il centro e la realizzazione e la messa in scena di uno spettacolo teatrale, con sketch che affrontano il tema dell’educazione alimentare. Lo spettacolo è svolto presso il teatro del Centro
  • ***Assemblea di luce***
Circle time serali

    In ognuno di noi c'è un supereroe! Soggiorno residenziale

    Il soggiorno residenziale è un’esperienza di gruppo con forte valenza educativa dove i minori si sperimentano lontano dalla famiglia sviluppando la propria capacità di autonomia e imparano a fidarsi maggiormente di sé e degli altri. Nel 2023 il tema del soggiorno è stato “In ognuno di noi c’è un super eroe”, che consiste nella riflessione sull’importanza delle azioni quotidiane per cambiare profondamente la realtà in cui viviamo. L’attività è rivolta a un gruppo misto di 24 minori, fra i 10 e i 16 anni che hanno frequentato assiduamente le attività del Centro. L’obiettivo è far entrare i partecipanti in sintonia con sé stessi e con il mondo circostante, e farli riflettere sulla rilevanza di un agire corretto. Il soggiorno ha una durata di cinque giorni e sono coinvolti il coordinatore e quattro educatori, con un rapporto educatore/minore di uno a cinque. La metodologia utilizzata è quella partecipata, strutturata attraverso tre fasi: 1. far vivere ai minori un’esperienza che li coinvolga completamente; 2. riflettere su quanto vissuto; 3. dare espressività simbolica a ciò che si vive. Durante il soggiorno si realizzano tre attività complementari. La prima riguarda i bungalow. I partecipanti alloggiano in cinque bungalow, con un operatore. La suddivisione dei minori è basata sulle affinità tra loro, da ciò che ognuno sa fare e dal valore aggiunto che può mettere in campo. Ogni gruppo si occuperà della cura del bungalow e dell’organizzazione del pasto. La seconda attività prevede momenti plenari comuni; ogni giorno con una tematica specifica, collegata a quelle precedenti e successive. I laboratori di esperienza si rivelano importanti per facilitare e mettere in movimento il pensiero di ogni partecipante al fine di condividerli con gli altri. L’attività è così suddivisa: “La scoperta”, dove gli operatori presentano il tema della giornata; “La strategia”, tempo in sottogruppo per approfondire il tema presentato; “A viva voce”, con la condivisione in plenaria di ciò che è emerso. Infine, la terza attività riguarda circle time serali. Ogni sera, prima di andare a dormire, si condivide il vissuto della giornata e ciò che il gruppo sta interiorizzando e vivendo. Si darà la parola a tutti coloro che lo vorranno e si concluderà con il racconto esperienziale di un educatore sul proprio vissuto. Il soggiorno si svolge nel Villaggio Pineta a Marina di Camerota.
  • "Il Quartiere che vorrei". Un'iniziativa sulla partecipazione

    L’evento dal titolo “Il quartiere che vorrei”, organizzato nell’ambito della linea di azione “Abitare il territorio”, nasce per coinvolgere bambine e bambini, ragazze e ragazzi in esperienze di progettazione partecipata per permettere loro di modificare il rapporto con l’ambiente di vita, a partire dalle loro esigenze. Per i giovani cittadini è importante immaginare di avere un ruolo nell'ideare un quartiere migliore ed essere protagonisti del cambiamento, dando forma alla loro immaginazione attraverso laboratori grafici, plastici, disegni e testi scritti. I destinatari dell’iniziativa sono tutti i minori del LET di età compresa tra 6 e 16 anni e tutti coloro che sono coinvolti durante le attività di “Abitare il territorio. L’ obiettivo è quello di utilizzare questa iniziativa come strumento per avviare un cambiamento e contribuire a una riflessione comune che renda i giovani cittadini protagonisti della comunità nella quale vogliono vivere. L’evento prevede che i partecipanti espongano le opere prodotte nel corso dei laboratori all’interno della Villa confiscata di Miano al cospetto delle famiglie, della comunità locale e dei rappresentanti della Municipalità. Grazie a questa iniziativa, bambine e bambini, ragazze e ragazzi della scuola e del LET Miavilla hanno l’opportunità di ripensare ai luoghi che quotidianamente frequentano, a partire dalle idee su come vorrebbero che fosse il quartiere in cui vivono. La metodologia utilizzata è di tipo attivo e partecipativa, selezionata per offrire a tutti la possibilità di prendere la parola e intervenire, porre al pone al centro dell’intervento i partecipanti e dare spazio ai valori positivi delle loro proposte. Gli strumenti utilizzati sono materiali fotografici, piantine del quartiere, materiali di riciclo, strumenti per le rappresentazioni grafiche. Prima dell'evento sono realizzate anche alcune interviste agli abitanti del quartiere. Alla fine del percorso è prodotto un video contenente le aspirazioni dei ragazzi nel futuro. L’evento, come si è detto, si tiene all'interno della Mianvilla.